Raccolta di relazioni di vie di arrampicata sulle Alpi Apuane
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Monte Corchia - Spigolo di Fociomboli
Data:
21/07/2012
Partecipanti:
G. P. S.
Note:
Località e quota di partenza:
Strada Passo croce-Fociomboli 1200m
Località e quota di arrivo:
1400m
Punti di appoggio:
Nessuno
Dislivelli/sviluppo:
50 m di avvicinamento
150m circa la via
Tempi:
15 min per l’avvicinamento; 2-3 ore per la salita; 30-45 min la discesa
Primi salitori:
G. Dolfi, A. Bafile, P. Magrini, M. Masini, 1963
Difficoltà max:
Difficoltà max IV+. Nel caso si scelgano altre varianti la difficoltà può arrivare al V/V+.
Esposizione:
Nord Ovest
Roccia:
Buona nei primi tre tiri poi peggiora. Prestare attenzione ai sassi sulle cenge e nella metà superiore della via.
Chiodatura:
Il primo tiro è protetto a fix. I successivi a chiodi e qualche spit. Le prime due soste sono a spit, mentre le successive a chiodi. Tutte da attrezzare con cordini e moschettoni.
Materiale necessario:
Materiale: NDA, casco, cordini e fettuccie, 8 rinvii, friends e nuts.
Indicazioni stradali:
Dal casello "Versilia" dell'A12 girare a dx e seguire le indicazioni per Seravezza, raggiunta Seravezza proseguire seguendo le indicazioni Levigliani/Passo del Cipollaio. Oltrepassato il paese di Levigliani, dopo circa 2 km si trova la deviazione sulla dx per il Passo Croce, imboccare la strada ed arrivati al passo proseguire lungo la sterrata in direzione di Fociomboli. Parcheggiare dopo circa 1,5 km nei pressi di una curva vicino ad una marginetta, praticamente sotto lo spigolo.
Avvicinamento:
Prendere il sentiero sul bordo della curva e in 10-15 minuti si è all’attacco.
Relazione:
L.1
Si attacca quasi sullo spigolo seguendo i fix color argento (primo fix mancante, ora pare essere stato rimesso), e si sale in verticale superando alcune placchette, fino al terrazzino di sosta, con catena. 25 m circa, IV/IV+, roccia ottima.
Sulla sx rimane la via G.Franco [linea blu della foto con tracciato a fondo pagina] a fix dorati con difficoltà superiori (con un tiro lungo o due corti arriva alla seconda sosta dello spigolo).
L.2
Dalla sosta si traversa leggermente verso sx (primo chiodo), poi si sale in verticale, il secondo chiodo poco più sopra. Sulla verticale un po' spostato a sinistra un terzo chiodo rosso e un quarto più a destra in una buchetta (si vede solo quando si è abbastanza vicini). Il terzo o quarto chiodo fanno parte di una sosta a chiodi, si consiglia di rinviarla e proseguire alla sosta con due spit pochi metri sopra. 20m, IV/IV+, roccia ottima.
3-4 m a sx della sosta, c’è la sosta con catena della via “G.Franco” [linea blu della foto con tracciato a fondo pagina].
4 metri a dx della sosta c'è un’altra sosta con catena, probabilmente l'uscita di una variante, che prosegue verticalmente alla sua catena [linea neradella foto con tracciato a fondo pagina].
L.3
Si sale verticalmente dalla sosta fino ad un chiodo, poi si traversa a sx in un piccolo canale camino (2 chiodi e spit artigianale) fino ad una sosta con 2 chiodi. 20m, IV. Roccia buona.
Update 2020
Percorsa Variante (linea verdedella foto con tracciato a fondo pagina]: dalla sosta salire verticalmente seguendo i chiodi fin sotto uno strapiombino, lo si supera poi si trova un chiodo con anello sulla sx, da qui alla sosta non abbiamo trovato più nulla e quindi bisogna proteggersi, spostarsi a dx (nut) per superare il successivo (altro nut), salire per 4-5 metri (friend)e poi spostarsi sulla sx dove si trova la sosta. 25 m, V+. Roccia buona.
L.4
Dalla sosta salire verticalmente, spostarsi leggermente a sx e percorrere la placca (2 chiodi) ed uscire verso sx sulla grande cengia fino alla sosta. Roccia buona ma attenzione ai detriti in uscita sulla cengia. 30m, IV/IV+.
L.5
Spostarsi leggermente a sx a prendere la fessura, proteggersi con friends piccoli e medi, seguirla verticalmente per 6-7 metri (1 chiodo appena sopra lo strabiombino) poi salire spostandosi leggermente a dx nel canalino non protetto ma facile (III), fino ad un terrazzino dove c’è 1 chiodo e un altro chiodo 2 m più a dx, da questo salire verticalmente (IV+) fino alla sosta a fix. 40-45 m, attrito sulle corde allungare le protezioni, IV+/III/IV, roccia da fare attenzione.
Update 2020
Percorsa Variante A [linea rosadella foto con tracciato a fondo pagina]: procedere dritti rispetto alla sosta, superando il breve camino-diedro (5°, 3 chiodi) e ricongiungersi all’itinerario precedente nel canalino non protetto.
Variante B [non percorsa linea biancadella foto con tracciato a fondo pagina] traversare a dx sullo spigolo e salire verticalmente fino al terrazzino di cui sopra e poi alla sosta, difficoltà e protezioni ignote.
L.6
Dalla sosta verticalmente per pochi metri e poi uscire a sx per roccette di cresta, sosta in cima su spuntone. III, poi facile. 20 m. Roccia da fare attenzione.
Discesa:
Dalla cima prendere una traccia di sentiero verso nord est che conduce in breve all'inizio del canale di Fociomboli, scendere a piedi per circa 50-60 metri, facendo attenzione specialmente negli ultimi metri per via dei detriti e del terreno, fino al bordo di un salto dove sulla dx (faccia a valle) si trova un faggio con attrezzata una calata (cordini e maglia rapida) per doppia da 50-60 metri. Al termine della doppia, percorrere il ghiaione fino a prendere la strada per passo croce che in 5 min riporta al punto di partenza.
Se volete copiare, copiate pure ma ricordatevi di citare la fonte (www.apuaneverticali.it) e di leggere il disclaimer a fondo pagina.
Grazie
Tracciato della via (clicca per ingrandire)
In giallo il ns percorso - in verde la variante al terzo tiro (non percorsa)
in bianco e rosa le varianti al quinto tiro (non percorse)
In nero via ignota (non percorsa) - In blu la via G. Franco (non percorsa)
Tracciato della parte alta della via (clicca per ingrandire)
In giallo il ns percorso - in bianco ed in rosa varianti del quinto tiro (non percorse)
Si raccomanda quindi, una buona preparazione "di montagna", sia essa alpinistica che escursionistica, oltre che padronanza e conoscenza delle manovre di cordata, dei materiali; la capacità di leggere una relazione, di valutare lo stato della chiodatura e degli ancoraggi, di capire l’evoluzione meteorologica. Dovrete quindi saper valutare con la vostra esperienza e capacità, il terreno che vi circonda, e prendere le decisioni necessarie per il corretto svolgimento della salita.
Le salite descritte in queste relazioni sono state da noi percorse e descritte "di prima mano" con la maggior precisione possibile, ma errori e sviste sono possibili, pertanto sono da ritenersi indicative e soggette a possibili cambiamenti legati alla natura stessa della montagna.
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