Raccolta di relazioni di vie di arrampicata sulle Alpi Apuane
Monte Corchia - Via Un asfodelo per Paolo
Data:
02/08/2014
Partecipanti:
S. G. P.
Note:
Via prevalentemente di placca, primo con una impegnativa partenza su strapiombino, i successivi 4-5 tiri molto discontinui a causa del paleo, dal 6°tiro si torna su placche compatte e via via più verticali, uscita su sentiero di cavatori intagliato nella roccia. Roccia abbastanza buona ma da fare attenzione. Ambiente molto bello e selvaggio.
Primi salitori:
Luca Angeli e Stefano Bazzone
Località e quota di partenza:
ingresso Antro del Corchia - 900 m circa
Località e quota di arrivo:
cresta sud est corchia - 1500m circa
Punti di appoggio:
Rifugio Del Freo a Mosceta – tel. 333/7343419 - Rifugio Del Freo - Pietrapana
Esposizione:
Sud
Dislivelli/sviluppo:
Dall’Antro del Corchia si sale circa 100m per arrivare all’attacco.
Lo sviluppo è di 500m circa
Tempi:
Dall’Antro del Corchia circa 30 min
5 h per la via
1h e 30 min/2h per tornare alla macchina.
Roccia:
Abbastanza buona ma richiede comunque di fare attenzione, specie in alcuni tratti (tiri centrali).
Difficoltà:
La difficoltà massima è un passaggio di 6a azzerabile sul primo tiro, la difficoltà obbligatoria è 5c continuo sul nono tiro, 5b continuo sul decimo tiro ed il passaggio di uscita.
Chiodatura:
La via è tutta chiodata a fix, le soste sono sempre con due fix da collegare. Chiodatura abbastanza ravvicinata nei tiri più difficili, abbastanza distanziata nei tiri facili. Nella prima metà della via un po’ si riesce ad integrare, nei tiri in alto è abbastanza difficile integrare dal momento che è una placconata abbastanza compatta però sono i tiri in cui la chiodatura è più ravvicinata (a parte alcuni punti). Volendo usare la classificazione in uso nelle guide, S3 sul facile e S2 dove la difficoltà aumenta.
Materiale necessario:
NDA, 2 corde da 60m, cordini, 14-16 rinvii specie se si vuole accorpare i tiri. Qualche friend/nut medio piccolo.
Indicazioni stradali:
Dall’uscita “Versilia” dell’A12 girare a dx e seguire le indicazioni per Seravezza, passato il paese si prosegue sulla strada principale seguendo le indicazioni per “Levigliani”, dopo circa 10 km in corrispondenza di una curva stretta verso sx si raggiunge un bivio e si gira a dx (indicazioni Levigliani e miniere d’argento), dopo circa 1 km si arriva ad uno spiazzo adibito a parcheggio. Qua bisogna parcheggiare la macchina e prendere il bus navetta che porta all’Antro del Corchia (Tel. 0584/778405). In alternativa e, a vs rischio e pericolo (multe), potete proseguire sulla strada e parcheggiare in prossimità dell’entrata dell’Antro facendo attenzione a non intralciare l’area di inversione di marcia del bus.
Avvicinamento:
Dall’ingresso dell’Antro del Corchia si percorrono un centinaio di metri lungo la strada sterrata che sale verso sx fino all’inizio del sentiero delle “Voltoline” (sentiero CAI n.9), imbocca il sentiero e si percorre fino a trovare il palo della luce sulla SX con due segni: uno giallo e uno CAI. Si lascia il sentiero verso sx puntando un albero, all’altezza del quale, procedendo in orizzontale sempre verso sx (faccia a monte) si incontra una traccia, che sale, da seguire fino a una pietraia (vari ometti). Giunti alla pietraia si attraversa per comoda traccia raggiungendo una terrazza con grossi blocchi e da qui si sale ad un alberello in alto a destra seguendo degli ometti. Raggiunta la via di lizza si risale fino a lasciarsi un muro a secco sulla destra.
Dopo il muro proseguire lungo il bordo del ghiaione puntando il boschetto da dove si sale l’evidente montagnola di rocce e erba fino alla parete.
Relazione:
L.1
Bella partenza su roccia ottima con un leggero strapiombino, superato il quale le difficoltà diminuiscono e per roccia/paleo si raggiunge la sosta. Tratto iniziale 5c un passo di 6a/A0 dopo III -11 fix - 55 mt.
L.2
Si sale diritti seguendo le facili roccette. III+ - 5 fix - 50 mt.
L.3
Ancora diritti sfruttando la bella roccia di alcune placchette fino alla sosta sulla sx. 4a - 6 fix - 35 mt.
L.4
Si prosegue tenendo la sinistra per placca lavorata. 4b – 5 fix – 35m.
L.5
Tiro di trasferimento lungo canalino con roccia apuanica, si deve rimanere sulla verticale della sosta puntando l’alberello che si vede in alto. II/III – 3 fix – 60m.
L.6
Dalla sosta andare a prendere il fix in alto a destra poi verticalmente per roccia molto bella e appoggiata si arriva alla sosta su una placca a sx. 4a - 6 fix – 60m.
L.7
Dalla sosta si va verso dx fino a raggiungere una placchetta e da qui alla sosta (la più scomoda della via). 4c ultimi metri 5a/b – 5 fix – 40m.
L.8
Dalla sosta si traversa sulla sx per risalire una placchetta seguendo i fix, alla fine della placca si ritorna a dx (cordone) fino in sosta. 5a - 7 fix – 40m.
L.9
Tiro chiave, ottimo per gli amanti della placca che qui è più verticale, dalla sosta si seguono i fix con difficoltà abbastanza continue e alcuni passi non banali. 5c – 12 fix- 50m.
L.10
Altro lungo tiro di placca pura con difficoltà continue. 5b – 12 fix – 55m.
L.11
Dalla sosta si supera un piccolo strapiombetto iniziale, si risale una bella placca appoggiata di marmo fino ad un risalto superato il quale su roccia meno bella si esce a sx fino alla sosta. 5a - 6 fix – 35m.
L.12
Si sale diritti per placca (fix un po’ distante) poi un passo da capire per concludere la via. La sosta si trova proprio sul sentiero dei “Ferruzzini” (vecchio sentiero di cavatori intagliato nella roccia).4c con un passo di 5a/b – 5 fix – 35m.
Discesa:
La sosta di uscita si trova sul vecchio sentiero di cava ‘dei ferruzzini’, si segue questo verso destra (faccia a monte) fino a superare un caratteristico intaglio nella roccia e da qui seguendo ancora la traccia si raggiunge la normale del Corchia, prestare molta attenzione in quanto il terreno è “apuanico” (paleo e roccia delicata/friabile) ed esposto e quindi da percorrere con le dovute cautele. Una volta raggiunta la normale si scende al rifugio Del Freo e poi alla foce di Mosceta dove si prende il sentiero delle “Voltoline” (sentiero CAI n.9) che torna all’ingresso dell’Antro del Corchia.
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Si raccomanda quindi, una buona preparazione "di montagna", sia essa alpinistica che escursionistica, oltre che padronanza e conoscenza delle manovre di cordata, dei materiali; la capacità di leggere una relazione, di valutare lo stato della chiodatura e degli ancoraggi, di capire l’evoluzione meteorologica.
Dovrete quindi saper valutare con la vostra esperienza e capacità, il terreno che vi circonda, e prendere le decisioni necessarie per il corretto svolgimento della salita.
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